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Mutui, attesi nuovi aumenti dei tassi di interesse a febbraio 2023: cosa cambia per chi ha un mutuo?

Si attende una nuova batosta (aumenti) per i mutui a febbraio prossimo. Cosa cambia quindi per chi ha già stipulato un mutuo, quali sono le strategie da mettere in atto?

Non ci sono buone notizie per chi ha un mutuo perché a febbraio, esattamente agli inizi, si attendono nuovi aumenti dei tassi di mercato. Ovviamente questi ultimi impatteranno anche sui mutui. L’attesa è di un altro 0,5% ma il tasso potrebbe essere anche più alto. Tale decisione peserà su coloro che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile ma anche per chi ne stipulerà uno a tasso fisso. Prima dell’aggiornamento, quindi, sarebbe il caso per chi ne vuole sottoscrivere uno di farlo con celerità in quanto ancora è possibile trovare discrete offerte.

Il motivo dei rincari dei mutui è da additarsi all’aumento del costo del denaro (deciso dalle politiche monetarie della Banca Centrale Europea) per frenare l’impennata dell’inflazione.

Cosa cambia quindi per chi ha un mutuo e cosa conviene fare? Sono molti gli italiani tirati in ballo, a seguito di questa decisione, perché in molti hanno acceso un prestito per acquistare la casa dei propri sogni.

Febbraio nero per i nuovi aumenti per i mutui

Si attende per il mese prossimo un nuovo rialzo del tasso di mercato che dal 2,5% dovrebbe salire almeno al 3%. Tale operazione sembrerebbe certa dopo le parole pronunciate da Christine Lagarde che è la presidente della Banca Centrale Europea.

Questa decisione ovviamente avrà ripercussioni per chi ha un mutuo o deve richiederlo. Quindi, dopo anni relativamente tranquilli grazie ai tassi bassi, proseguirà la risalita che è partita già da luglio. Gli effetti di questa manovra, in ogni caso, già si sono visti e continueranno a vedersi. L’Irs, che è il parametro di riferimento per i mutui fissi, ad esempio, già da un po’ ha valori decisamente più alti rispetto a inizio 2022.

Il rischio e cosa fare

Nuovi aumenti di mutui ci saranno sicuramente per cui Altroconsumo, l’associazione a difesa dei consumatori, suggerisce di agire in fretta.

Chi ha un mutuo a tasso variabile, ad esempio, potrà valutare una surroga passando a un tasso fisso per avere almeno la certezza che la rata che si paga mensilmente sia sempre la stessa.

Nel caso in cui il tasso fisso fosse troppo alto, si potrà optare per una soluzione a tasso misto (a rata protetta/con cap) e fissare le rate a un certo valore massimo. In questo modo, spiega l’associazione, si potranno limitare i rischi dei mutui a tasso variabile.

Ma spieghiamo meglio cos’è la surroga. Si tratta di un’operazione grazie alla quale si può cambiare completamente il mutuo che si ha scegliendo un’altra banca che propone condizioni migliori. A restare fisso in tale operazione è il capitale residuo del mutuo che è trasferito. Altroconsumo, però, secondo alcuni calcoli effettuati, spiega che se si è acceso il mutuo da qualche anno, l’aumento della rata variabile potrebbe non essere molto alto. Quindi passare a un mutuo a tasso fisso potrebbe non essere così conveniente.

Un’alternativa per risparmiare, potrebbe essere quella di rinegoziare il mutuo con la propria banca passando, ad esempio, a un’altra tipologia di mutuo come con cap o fisso.

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Sportello Bancario

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