MUTUO SOSTITUZIONE

MUTUO DI SOSTITUZIONE

MUTUO SOSTITUZIONE

Si tratta della possibilità di trasferire il mutuo stipulato con una banca ad un’altra chiedendo della liquidità aggiuntiva rispetto al residuo del mutuo iniziale. Non si tratta quindi di una surroga ma di una sostituzione del mutuo, visto che si chiede di aumentare il residuo del mutuo trasferito.

In realtà, tecnicamente, la nuova banca subentra nell’ipoteca già iscritta sul mutuo e poi fa iscrizione di ipoteca di secondo grado sempre sulla stessa casa per coprire la liquidità aggiuntiva. Questo significa che l’operazione non sarà gratuita come la surroga ma ci saranno diversi costi che il cliente dovrà sostenere: nuova perizia, nuova istruttoria, costi notarili con nuovo atto di mutuo.

e ragioni che portano alla scelta di sostituire il mutuo possono essere diverse:

  • La possibilità di accedere a condizioni economiche migliorative;
  • La possibilità di modificare il tipo tasso o la durata del mutuo;
  • La possibilità di modificare intestatari e garanti del mutuo;
  • La possibilità di ottenere della liquidità aggiuntiva per finanziare i propri progetti personali.

Spesso si confonde “surroga” con “sostituzione“. In realtà, questi due termini corrispondono a operazioni ben diverse. A differenza della surroga, infatti, la sostituzione consente anche di modificare l’importo del finanziamento. Quindi se devo rimborsare alla Banca A un capitale residuo di 120mila euro e decido di spostare il mutuo presso la Banca B che offre un tasso più basso, se opto per la surroga potrò variare il tasso e la durata residua ma non l’importo. Se invece opto per la sostituzione del mutuo potrò anche chiedere un finanziamento aggiuntivo: ad esempio potrò passare da 120mila a 140mila euro, quindi ottenere altri 20mila euro. Questa opzione in più rispetto alla surroga ha, ovviamente, un costo.

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Con il “mutuo di sostituzione“, infatti, è necessario sapere che:

  • bisogna stipulare un nuovo atto notarile a carico del mutuatario
  • altri eventuali oneri relativi all’accensione del nuovo mutuo (istruttoria, perizia, assicurazione, ecc.) sono a carico del mutuatario
  • quando si chiede un importo maggiore rispetto al debito residuo gli eventuali benefici fiscali relativi al primo mutuo (possibilità di detrarre il 19% degli interessi passivi fino a un massimo di 4mila euro) continuano ad essere calcolati sull’importo del vecchio mutuo e non su quello aggiuntivo

La sostituzione è un’operazione vantaggiosa per chi:

  • ha comprato un immobile che nel corso del tempo si è rivalutato e quindi è l’occasione per ottenere un prestito aggiuntivo corrispondente alla rivalutazione dell’immobile;
  • facendo sponda sull’immobile riesce a ottenere una liquidità aggiuntiva a un costo di finanziamento molto più basso rispetto ad altre forme di finanziamento (prestiti personali, prestiti finalizzati, ecc.) dell’universo del credito al consumo. Questo perché, dato che il mutuo è garantito da un’ipoteca, costa molto meno rispetto a un qualsiasi altro prestito dove il prestatore non può contare su una garanzia così solida come è l’ipoteca su un immobile
  • ha esigenza di modificare gli intestatari e i garanti del mutuo.

 

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